L'altimetro - Istruzioni per l'uso

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Pubblicato da admin

23 Sep 2014 - 12.29

a cura di Gabriele Maniccia

Indice

Introduzione

Considerazioni essenziali

Condizioni preliminari

Situazioni operative

Conoscenza della sola quota
Conoscenza del valore di pressione atmosferica
In mancanza di valori precisi

Ultimo suggerimento

Altimetro e valutazione del tempo

Appendice dati tecnici

 

 

 

Introduzione

Supponiamo di trovarci al punto Base di un'escursione pronti a scalare la montagna sopra di noi che per convenzione chiameremo Delta. La quota che la carta topografica indica per il punto cui ci troviamo è a 500 metri sul livello del mare, mentre la vetta Delta è posizionata a quota 2000 metri.
Al momento di partire è molto facile sentir dire, tra cosiddetti esperti ed attrezzati di strumenti di rilevamento, valutazioni del genere: "il mio altimetro segna 550 metri!" "il mio invece 500 e l'ho rimesso questa mattina uscendo da casa!" "a me invece segna 470 e l'ho appena acquistato!".
Chi sta nel giusto? A prima vista ed ovviamente chi ha l'altimetro che indica 500 metri perché questo dato risulta conforme a quello della carta.
In realtà dobbiamo ritenere che i nostri amici pur avendo ottimi altimetri, si trovano ad avere valori diversi, per il fatto che non tutti hanno tarato il valore della pressione atmosferica secondo i dati delle ultime 24 ore rilevati dal Servizio Meteorologico Nazionale.
Il problema non sta quindi nelle caratteristiche e nelle marche degli oggetti ma semplicemente nel fatto che poche persone operano una taratura costante dello strumento altimetro, il quale in realtà è soprattutto un barometro a capsula e che per essere preciso, va messo a punto.

 

Considerazioni essenziali

L'altimetro è uno strumento che segna la quota in base alla variazione di pressione atmosferica, cioè della colonna di aria sopra di noi.
A livello del mare ed in condizioni standard, la pressione atmosferica è di 1013 millibar (mb) o attuali hectopascal (hPa), riferita ad una temperatura di 15 gradi, con gradienti specifici di umidità e densità dell'aria che non incidono notevolmente nel nostro caso.
A 5000 metri di quota, la pressione atmosferica risulta circa la metà di quella relativa a livello del mare, dovuta al fatto che essa diminuisce progressivamente in rapporto all'altezza. Quindi l'altimetro in realtà è un barometro con una scala di riferimento in metri.
La pressione si riduce mediamente di un punto ogni 8 metri e mezzo di altezza, anche se questo rapporto è approssimativamente lineare dal livello del mare a quote successive e poi variare diversamente oltre i 2500 metri. Tuttavia con piccoli margini di errore possiamo considerare che, man mano che si guadagna quota, la pressione diminuisce di circa 11,5 punti per ogni 100 metri di altitudine.

Condizioni preliminari

  1. Normalmente un altimetro, se pur non essendo esattamente tarato, serve in qualche modo quando si conosce esattamente la quota del luogo dove ci troviamo (per esempio quella di casa o della nostra sezione CAI) o di un punto noto che si attraversa. In questo caso, basta riportare sull'altimetro il dato del punto conosciuto, naturalmente solo quando si è fermi da qualche minuto per dar tempo allo strumento di adattarsi alle nuove condizioni. Fatto questo, con l'aggiunta di una carta topografica, si può controllare più facilmente l'andamento del percorso. In ogni caso, l'altimetro è egualmente utile se non si conoscono i valori di altitudine e pressione del punto di riferimento.
     
  2. Un altimetro funziona abbastanza perfettamente, per un ciclo di qualche giorno, se oltre ad essere tarato in funzione delle pressioni e delle altezze riferite al livello del mare o al livello del posto, si considerino anche i fattori di variabilità ambientale (es. modo di uso, esposizione alle temperature, umidità e sbalzi di pressione quotidiana).
    A questo proposito va considerato lo stato di pulizia della capsula, la temperatura incidente sullo strumento, la pioggia o altri fattori esterni. Più esattamente, il freddo fa risultare una quota più alta di quella reale, viceversa il calore fa risultare una quota più bassa, anche se per valori di pochi punti alle nostre quote.

 

Situazioni operative

1 - Conoscenza della sola quota

La prima situazione in cui ci si trova facilmente è quella in cui l'altimetro non è stato tarato, ma si conosce la quota e posizione del posto. A questo punto l'unica soluzione è quella di regolare l'altimetro sulla stessa quota geografica, possibilmente verificandola anche dalla carta topografica. Nel nostro esempio, essendo il punto Base di partenza con una quota relativa al livello del mare di 500 metri si va ad operare sul pulsante di sblocco del nostro strumento, che potrebbe essere quello più comune di tipo digitale con orologio, per riportarlo alla stessa quota di 500 metri. Fatto ciò, siccome l'altimetro segna anche la pressione barometrica, contemporaneamente si avrà anche una pressione atmosferica di riferimento che normalmente è quella riferita a livello del mare. Tuttavia è ovvio che ci potremmo trovare di fronte a diversi valori di pressione tra altimetri non perfettamente tarati.

2 - Conoscenza del valore di pressione atmosferica

Chi è più esperto, sa come si fa a registrare anche la pressione atmosferica, se conosciuta esattamente o eventualmente chiesta alla più vicina stazione meteo di zona. In ogni caso, collegandovi tramite internet al portale dell'Aeronautica Militare, nella sezione Meteo si trovano tutti i dati necessari, compreso quello della stazione aeroportuale più vicina che fornisce in automatico, sia la propria quota che le pressioni riferite al livello del mare (QNH) e quelle relative al livello del terreno (QFE ).
Attenzione, ogni volta che si chiede direttamente il valore di pressione ad un ufficio meteo aeroportuale, bisogna controllate se il valore trasmesso è quello riferito a livello mare (QNH) oppure quello della quota della stessa stazione di rilevamento (QFE o QFF). I valori differiscono sensibilmente se la stazione meteo non è allo stesso livello del mare.
Una volta conosciuto il valore di pressione a livello del mare (QNH) ed inserito nell'altimetro, dovrebbe risultare la quota esatta in cui ci si trova, se l'altimetro funziona automaticamente o non presenta errori.
Se non è così, perché alcuni altimetri possono avere regolazioni indipendenti, si deve regolare anche la quota sul valore esatto conosciuto. In questo modo, si ha quindi una taratura precisa.

3 - In mancanza di valori precisi

Se per ultimo, come spesso avviene, all'inizio delle nostre escursioni, i nostri altimetri segnano approssimativamente valori diversi e per di più non conosciamo la quota del posto perché non abbiamo nemmeno una carta topografica, regoliamoci semplicemente in maniera empirica.
Il modo più semplice è quello di inserire il livello zero nell'altimetro e controllare anche la pressione atmosferica risultante. Partendo dal valore zero ci si rende conto del progredire della quota durante tutta l'escursione fino alla vetta. Al ritorno, se la pressione atmosferica durante la giornata non è cambiata, si ritroveranno gli stessi valori di partenza, compreso lo zero di quota. Se tuttavia durante il percorso c'è stato un forte cambiamento di tempo, ad esempio in peggioramento, l'altimetro registrerà una quota superiore a quella di partenza; viceversa inferiore se le variazioni meteo si sono modificate in meglio.
In ogni caso ed in condizioni di normalità, durante il percorso si potrà considerare quanto si è alti dal punto di partenza ed in quanto tempo si è percorso un certo dislivello. Questa considerazione può essere utile la sera al rientro, quando in condizioni di necessità, controllando la quota, si può sapere quanto manca di discesa e quindi stimare con più esattezza il tempo di rientro definito quota zero in partenza.

Ultimo suggerimento

Considerate questo strumento come un aiuto o un compagno che va interpretato e non seguito ciecamente. In montagna è bene guardarsi soprattutto attorno per fissare in continuazione i punti di riferimento necessari per un buon orientamento. Soprattutto confrontate i dati rilevati con le condizioni ambientali e meteo lungo il percorso. Evitate però di distrarvi continuamente con gli strumenti, altrimenti vi può succedere di sapere, più o meno a che quota siete, ma non esattamente dove.

Altimetro e valutazione del tempo

Per avere una valutazione delle modificazioni meteorologiche, per esperienza personale consiglio ogni volta che siete in partenza, di appuntarvi su un taccuino il valore di pressione al momento insieme alla quota dichiarata. Questo controllo è molto importante per capire l'evoluzione del tempo in giornata, in miglioramento o peggioramento, riferito alle modifiche di pressione in alto o in basso che verranno rilevati.
Ricordando che la pressione scende di un punto ogni 8,5 metri di salita e quindi di 11,5 hPa ogni 100 metri, in teoria una volta arrivati sulla vetta Delta, l'altimetro dovrebbe segnare 2000 metri con una pressione di 781 hpa e più bassa di 172,5 punti dalla partenza di quota 500. Naturalmente se non ci sono state variazioni meteorologiche rilevanti.
Può risultare però che arrivati lassù, si potrà avere la sorpresa che gli altimetri segnalino di essere sopra o sotto i 2000 metri addirittura di qualche cinquantina di metri. Sono sballati i nostri altimetri? No, dipende semplicemente dal fatto che essendo i nostri altimetri in realtà dei barometri, essi oltre ad aver registrato la pressione riferita alla quota, hanno aggiunto anche la variazione meteo avvenuta nel frattempo.
In linea di massima se il valore della quota raggiunta è più alto di quello reale di parecchi punti (cioè più alto di 2000 metri), significa che la pressione atmosferica si è abbassata ed il tempo quindi sta peggiorando. Se invece riportiamo una quota più bassa (cioè sotto i 2000 metri) significa che la pressione nel frattempo è risalita ed il tempo sta migliorando. Se in ultima ipotesi la quota è uguale a quella geografica, significa naturalmente che il tempo è rimasto stabile.
Ricordarsi che una buona taratura, normalmente va fatta dove esistono le condizioni e poco tempo prima di un'escursione perché se tra il tempo di taratura e la partenza c'è stato un forte mutamento meteorologico oppure sono trascorsi molti giorni con tempo molto variabile, i valori si possono modificare. Questo è il motivo per cui, ogni volta che si lascia a riposo l'altimetro, dopo un certo tempo od anche dalla sera alla mattina seguente, si può evidenziare un valore diverso di quota, sebbene sia rimasto fermo sempre allo stesso posto!
Attenzione: una volta partiti, potete resettare il valore di quota nei punti esatti conosciuti, ma non tentate di modificare il valore di pressione se non a ragione, altrimenti non capirete più l'andamento del tempo.

Appendice dati tecnici

  • Attualmente i dati di pressione si rilevano in hectoPascal (hpa) che hanno gli stessi valori dei millibar (mb).
  • Mediamente, partendo dal livello del mare con una pressione di 1013 hPa, ogni 8,5 metri di quota si perde un punto pressione, ed ogni 100 metri di quota quindi la pressione diminuisce di 11,5 punti, entro quote relativamente basse fino a 2500 metri. Viceversa in discesa.
  • La lettura dello strumento va effettuata ad intervalli di alcuni minuti ogni volta che si vogliono riportare i valori di altitudine e pressione in quanto, soprattutto gli altimetri digitali effettuano registrazioni periodicamente.
  • Valori di approssimazione di 10-20 metri sono dovuti alle condizioni di calore, umidità o fattori personali presenti intorno all'altimetro. Valori di pressione di 2-4 punti variabili, nel giro della giornata, sono registrabili sia per gli stessi motivi che per andamenti periodici di circa sei ore.
  • Tutti calcoli al fine di tarare con precisione, valgono solo per strumenti digitali ed a capsula e non per il classico barometro altimetro a colonna di mercurio, che misura esattamente la pressione al livello di rilevamento.
  • Alcuni altimetri-orologio, quali il Victorinox ed il Tissot si rapportano direttamente alla pressione del livello del mare, mentre i Casio rilevano quella del livello del posto che può anche essere modificata.
  • Per quanto riguarda il rilevamento attraverso il Gps, nei Garmin tipo Summit e Vista, l'altimetria avviene indipendentemente sia attraverso capsula barometrica che rilevamento satellitare. In questo caso, oltre a poter rilevare sia i valori del posto che quelli relativi a livello mare, si hanno i due differenti valori ( barometrico e satellitare) risultanti dalla nostra scelta. Naturalmente quello barometrico è il più preciso ed in funzione anche a Gps spento, purché con batterie cariche.

 

www.meteoam.it - Nella pagina "tempo in atto" e successivamente "rilevamento da stazione automatica", si possono trovare i dati meteo aggiornati in tempo reale di tutte le stazioni Meteo della Aeronautica Militare.

 

Gabriele Maniccia, 2007
g.maniccia@yahoo.it

 

 

 

 

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