Ciclabile dell'Elba
da Praga a Dresda
Agosto 2018

di Piero Lancia
piero.lancia@caifrosinone.it

Quest'anno il periodo di vacanza è corto e allora scegliamo un percorso breve tra due città di grande richiamo. Andiamo da Praga a Dresda lungo la Moldava, il fiume che bagna la capitale ceca, e poi lungo l'Elba fino a Dresda. Questo grande fiume prosegue con un percorso di oltre mille chilometri e sfocia nel mare del Nord. Tutto il percorso sulle rive dell'Elba è ciclabile: ci sarà tempo un altro anno, speriamo, per tornarci.
Praga
turista a Praga
Non starò qui a raccontare una città celebre per le sue bellezze, per descrivere le quali sono stati versati fiumi di inchiostro. Ne dirò poche cose, rinviandovi per il resto alla guida o alla letteratura che sceglierete.
Praga - piazza della Città Vecchia







Di certo dovete lasciarvi del tempo, all'inizio o alla fine del viaggio da dedicare alla visita della città che sarà, inevitabilmente, frettolosa.


turisti a Praga
Scordatevi di farlo in bicicletta, questo difetto bisogna riconoscerlo: ci sono frecce gialle che indicano improbabili itinerari ciclabili tutt'altro che agevoli e sicuri; a volte la segnaletica vi invita a condividere la sede stradale con il tram, ci è sembrato rischiosissimo e l'abbiamo evitato.




Abbiamo noleggiato le bici vicino il ponte Palackého e abbiamo dovuto traversare il centro storico fino al ponte Manesuv dove comincia il percorso ciclabile, sulla riva destra della Moldava.
Praga - musicisti sul ponte Carlo
Non abbiamo incontrato vere corsie ciclabili, in compenso traffico veicolare sostenuto prima e una gran folla di turisti a piedi poi. Insomma raggiungere l'inizio della ciclabile non è stata una passeggiata.







Ultima annotazione: per due sere ho sperimentato la cucina tradizionale ceca, basata su piatti di carne, molto saporiti, simili a quelli che si trovano nell'Austria rurale. La digestione è stata laboriosa.
Praga
prosciutto di Praga


La Repubblica Ceca
ponte sulla Moldava
Raggiunto l'inizio della pista ciclabile si procede in tranquillità e sicurezza. Si passa davanti a Castel Troia e allo zoo di Praga, poi piano piano la città e gli insediamenti industriali lasciano il posto alla campagna.
castello di Veltrusy







Il percorso corre sempre vicino al fiume, però dopo una ventina di chilometri c'è l'unica vera salita di tutto l'itinerario: un paio di chilometri a tratti un po' duri seguiti da una lunga e piacevole discesa nel bosco fino a tornare sulle rive della Moldava.

filari di luppolo
battello sulla Moldava

ponte di Melnik

Si continua a seguirla fino a Melnik dove confluisce nell'Elba: la cittadina è interessante ma è sul lato opposto del fiume e richiede una deviazione.

Il percorso corre spesso lungo gli argini del fiume attraverso un ambiente piacevole: alterna lunghi tratti asfaltati e scorrevoli a tratti sterrati più impegnativi, un breve tratto lo definirei quasi un sentiero.

Si incontrano impianti sportivi per il canottaggio, evidentemente molto praticato
campagna di Decin

Le cittadine più significative, oltre alla citata Melnik, Roudnice, Litomerice, Usti nab Leben, hanno qualche pregevole struttura architettonica ma richiedono sempre una seppur breve deviazione; l'ultima città di rilievo è Decin con il suo castello che domina il lungo fiume e il percorso ciclabile.
castello di Roudnice
tramonto sull'Elba
banchina sull'Elba
scorcio sull'Elba
sosta
un'ansa dell'Elba
ponte di Decin
Decin - la rocca

pedalando verso la frontiera

ciclabile lungo l'Elba
L'impressione generale è che le bellezze architettoniche e urbanistiche siano state inquinate da uno sviluppo industriale ed edilizio un po' caotico.

colori dell'Elba




Dopo Decin non si incontrano più insediamenti urbani e ci si inoltra nel Parco Nazionale della Svizzera Sassone e dopo pochi chilometri si arriva al confine con la Germania.
È il tratto migliore del percorso da un punto di vista paesaggistico, ma anche da quello ciclistico: la strada corre lungo il fiume, sempre asfaltata e con qualche leggero saliscendi.

l'Elba al confine


La Germania
Entrati in territorio tedesco il Parco Nazionale della Svizzera Sassone riserva le vedute più suggestive, almeno per quanto si può vedere dal percorso ciclabile e dalle rive del fiume.

la Svizzera sassone

Bizzarri torrioni di roccia spuntano dal culmine dei boschi e disegnano le forme più strane.
Le cime non superano i mille metri di quota ma in zona si sono sviluppate diverse vie ferrate e scuole di arrampicata.
la ciclabile in Germania





Le bici attraversano un paesaggio idilliaco dove regna una pulizia e un ordine tipicamente tedeschi, le cittadine sono linde e carine; il percorso ciclabile è tutto asfaltato, prevalentemente in pianura salvo qualche breve strappo in salita.

Bad Schandau è il centro del Parco e ospita un impianto termale: passiamo avanti e quindi non so dirvi delle terme e ci fermiamo a Konigstein: la cittadina è piacevole e più vicina a Dresda, in modo da arrivare prima domani mattina e avere più tempo per la visita della capitale della Sassonia.
quasi Alpi


Dresda
Dresda - Frauenkirche
Dresda - Frauenkirche

Era soprannominata la Firenze dell'Elba e questo dice tutto sulla magnificenza del suo centro storico.

Dresda - Theaterplatz
Dresda - Zwinger

Dresda - Zwinger

La città fu rasa al suolo nel febbraio 1945 dall'aviazione alleata distruggendo questo capolavoro. Oggi la ricostruzione è praticamente ultimata anche se ci sono ancora dei cantieri in giro.

il profilo di Dresda
Gli ultimi chilometri lungo l'Elba, prima di arrivare in centro, offrono una vista da cartolina sul profilo della città.

Girarla in bici è agevole: tutti i luoghi di interesse sono comunque concentrati in uno spazio abbastanza contenuto e si possono visitare tutti muovendosi a piedi dopo aver lasciato le bici ancorate a una rastrelliera.

Ognuno si regolerà come meglio crede, comunque è bene lasciarsi del tempo per visitare Dresda, di cose da vedere ce ne sono tante
Dresda - Zwinger
le porcellane di Dresda








Informazioni pratiche.

Il percorso da Praga a Dresda è lungo circa 230 km, in prevalenza pianeggianti: c'è una sola salita, una ventina di chilometri dopo aver lasciato Praga, poi ci sono pochi strappi, duri ma brevi; alcuni tratti sono su sterrato. Il percorso è tutto ben segnalato, su pista ciclabile o su strade a bassissimo traffico. È sconsigliabile visitare Praga in bicicletta per mancanza di percorsi realmente in sicurezza; comunque, una volta raggiunto l'inizio del percorso segnalato, si esce dalla città in tutta tranquillità. Al contrario Dresda è molto meglio attrezzata. Un'ottima guida del percorso è Elbe Radweg vol. 1 edita da Esterbauer e facilmente acquistabile in rete; è in tedesco ma le piantine sono accurate e precise e c'è un'esauriente lista di strutture ricettive di tutti i livelli. Il sito ufficiale del percorso è https://www.elberadweg.de/ disponibile anche in inglese.
Abbiamo noleggiato le bici a Praga presso http://bikerentals.cz/: bici ottime in perfetto stato di manutenzione anche se prezzi non economici, considerati i livelli della Repubblica Ceca; il titolare è burbero ma parla discretamente italiano.
Si torna da Dresda a Praga in treno, anche gli intercity trasportano le biciclette su prenotazione.
La disponibilità di alloggio lungo il percorso è sufficiente, anche in alta stagione. I prezzi in Repubblica Ceca sono contenuti. Abbiamo prenotato in anticipo soltanto i pernottamenti a Praga e a Dresda.
Tenendo un ritmo tranquillo si copre il percorso in quattro giorni, al massimo cinque. Nella pianificazione del viaggio bisogna lasciare del tempo per la visita sia di Praga che di Dresda: entrambe le città hanno, ovviamente, molti motivi di attrazione.






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