Salita al Monte meta per la via della Clessidra

E finalmente la Meta è stata raggiunta. Giocando sul nome del monte, questa volta il tempo è stato clemente, protetti da un promontorio di estrazione africana e debole ventilazione sciroccale. Tutto il contrario di qualche domenica fa, quando una perturbazione imperversava sulle nostre aree. Partiti da Prati di Mezzo, ci dirigiamo verso il Vallone della Meta, superandolo con un traverso su neve dura al cospetto dei faggi secolari sommitali. In breve raggiungiamo il Passo dei Monaci, circondati dal Gendarme della Meta e dalla cresta della Metuccia. Aggiriamo la parete est del Monte Meta inoltrandoci verso le splendide aree glaciali della Valle Pagana e del Biscurri, accompagnati dallo sguardo curioso di alcuni camosci intenti a brulicare su rupi scoscese. Giunti al cospetto della parete NE, le cordate si preparano e si dirigono all'imbocco del Canale della Clessidra, così chiamato per la strozzatura centrale presente a metà via. La salita inizia con una pendenza di circa 30º-35º, per portarsi intorno ai 40º-45º  e concludersi a 50º-55º sull'uscita in cresta. Da qui lo scenario del nostro Appennino Centrale si è mostrato in tutto il suo splendore, con una vista a 360º che spaziava dagli Ernici alla Majella, dal Matese agli Aurunci, ed infine le isole ed il Mar Tirreno. Dopo una breve sosta di vetta siamo discesi in direzione del Vallone della Meta ed infine al punto di partenza, concludendo la giornata con un meritato brindisi. Un grazie a tutti i partecipanti per la splendida giornata ed un grazie alla montagna per le sensazione che ogni volta ci dona. Renato Fanella, Gianluca Musto, Marco Cardaci, Stefano Scaccia, Pierluigi Catalano, Giuseppe Piccirilli ed il buon Paolone!

(di Gianluca Musto)